Description
DOPO DREAMS E LOVE, arriva nei cinema italiani SEX. Si chiude così la trilogia delle relazioni del regista norvegese Dag Johan Haugerud. Si chiude con quello che in realtà l'autore aveva pensato come primo film, il primo che ha girato. L'ordine da lui pensato era infatti Sex, Love e Dreams. Ma quest'ultimo ha vinto il Festival di Berlino, a febbraio 2025. E così in Italia è uscito per primo: a seguire Love e adesso Sex. Ovvero, la storia/conversazione tra due colleghi spazzacamini. Iniziano sui tetti di Oslo (co-protagonista, non solo location, della trilogia), e poi scendono. Metteteci anche David Bowie e una confessione shock a moglie e figlio. Il (tentativo di) racconto e la recensione di SEX sono qui. Dice il regista: «Con SEX volevo realizzare un film divertente, stimolante e riflessivo su due spazzacamini che affrontano sfide inaspettate legate al sesso e al genere. Il film esplora i confini che stabiliamo nelle nostre vite riguardo al sesso e al genere, interrogandoci se siano abbastanza ampi da includere tutto ciò che siamo e che possiamo diventare. Ho voluto sottolineare che sessualità e identità sessuale non sono sempre collegate. Allo stesso modo, i nostri sentimenti d'amore e la nostra sessualità non sono necessariamente connessi, anche se spesso pensiamo che lo siano. Il film parla anche di acquisire maggiore libertà nell'esprimerci fisicamente ed emotivamente senza ferire le persone a cui teniamo. Ho voluto mostrare come le emozioni possano cambiare rapidamente, passando dall'entusiasmo, all'estasi, alla gioia, alla vergogna, quando si discute di sesso. È interessante notare come, anche nella società moderna, le questioni relative al sesso e alla sessualità portino con sé così tanta ansia e peso morale. Ho scelto di rappresentare due uomini apparentemente eterosessuali che hanno un'amicizia forte e confidenziale, che permette loro di discutere esperienze intime e cercare supporto nelle prospettive reciproche. Amicizie maschili di questo tipo forse non sono così comuni come si vorrebbe, ma sono sicuramente possibili. Credo che uno degli obiettivi del cinema non sia solo riflettere lo stato attuale delle cose, ma anche mostrare come potrebbero essere. Introdurre un'idea coinvolgente nella mente del pubblico, un nuovo modo di pensare che potrebbe portare a ulteriori riflessioni e conversazioni molto tempo dopo la fine del film. Questo è ciò che considero il vero potenziale del cinema.